Un’idea per far ripartire il mercato immobiliare = far ripartire l’economia.
Pubblicato su Mar 22, 2013
A Londra il governo ha deciso di affrontare la crisi che si è abbattuta sul mercato immobiliare in modo opposto a quello italiano, che invece ha agito varando norme che hanno provocato l’aggravarsi della crisi stessa.
Nella finanziaria che il cancelliere dello scacchiere ha annunciato, sono previsti fondi per 130 miliardi di sterline per aiutare gli acquirenti di prima casa nell’acquisto di immobili fino a 600.000 sterline.
È sufficiente che il compratore abbia un importo pari al 5% del prezzo, per poter avere dallo stato il 20% della cifra come prestito senza interessi. Tale prestito sarà restituito allo stato solo quando la casa sarà venduta. Il rimanente dell’importo sarà erogato dalla banca con garanzia dello stato.
Evidentemente, a differenza dei nostri politici, si è capito che l’edilizia è il settore trainante dell’economia interna di un Paese.
Un’altra soluzione che si sta studiando, da parte di Londra, è lo snellimento delle procedure di cambio di destinazione d’uso dei fondi commerciali in civile abitazione.
Anche questo fa capire come i nostri politici anche locali non riescono a rapportarsi con la realtà sociale e economica che li circonda.
Come esempio è utile dire che nel Comune di Montale (PT), l’ultimo strumento urbanistico varato, ha previsto una percentuale altissima di fondi commerciali, nonostante da più parti fosse chiesto al Comune stesso di variare queste percentuali al ribasso, in virtù del fatto che vi è un grande numero di fondi commerciali e simili, vuoti e sfitti.
Riguardo a questo sorge una domanda: se i cittadini non riescono a farsi ascoltare dalle amministrazioni “vicino a casa propria”, come possono sperare di essere “considerati” dal governo centrale?